Hai finito di lamentarti?

Te lo chiedo perché non ne posso più.

Io ti capisco, sei stanco, sfibrato, preoccupatissimo per il futuro della tua attività.

Ogni giorno ascolti le notizie alla radio e ti chiedi quando finirà questo periodo…

E gli esperti continuano a spostare in là la fine dell’epidemia. E tu guardi i tuoi clienti, i conti, e sospiri e ti lamenti.

Posso darti un consiglio spassionato? Smettila.

Lamentarti non serve a niente. Non fa entrare i clienti nel locale, non fa ripartire l’economia, non fa sparire la febbre.

Il lamento è una condizione di fissità.

Tu invece ti devi muovere. Devi pensare e poi agire. Riflettere e poi agire. Subito! Velocemente!

Ci sono decine di strategie che puoi porre in essere rapidamente, e che ti servono per aiutare il business in queste settimane.

Una è quella del delivery. Se i clienti non vengono da te, vai tu da loro. Adesso anche i Comuni si stanno attrezzando, mostrati in prima linea con la consegna. Fornirai anche un servizio alla comunità, che certamente non verrà dimenticato.

Un’altra è quella del take away. Crea uno spazio, il più esterno possibile, nel quale consegni i piatti ai clienti, senza che questi debbano sostare per lungo tempo.

E poi c’è la pizza. Se sei una pizzeria sei abituato a queste modalità di consegna. Se la vendi a tranci può fare diventare questo prodotto il protagonista del menù, almeno per un po’.

E poi muoviti in modo trasversale.

Le persone, in queste settimane, sono un po’ smarrite.

Magari pensano che tu sia chiuso, o che i tuoi orari di apertura siano diversi. Contatta i tuoi clienti più fidelizzati e comunica loro:

-gli orari

-le promozioni (che avrai studiato per coprire magari i prodotti che hai in giacenza, o gli orari che sono più vuoti)

-le iniziative per tipologie di clientela (es. la consegna a casa per gli over 65, il piatto completo proteico per chi fa lavori manuali, …)

insomma, ricapitolando.

A stare fermo perdi denaro.

A muoverti in maniera composta e strategica recuperi denaro in attesa che tutto ritorni alla normalità.

Volevo lasciarti un ultimo messaggio: c’è un elemento su cui tutti dobbiamo basare la nostra ripartenza, ed è la fiducia.

Fiducia nel nostro Paese, un grande Paese, nel quale le persone si sono sempre aiutate.

Fiducia nei medici e nel governo, che stanno facendo tutto il possibile per aiutarci, affrontando un nemico del tutto sconosciuto.

Fiducia nella nostra competenza, nella nostra esperienza, che ci sta aiutando a resistere e che ci aiuterà a fare le giuste scelte domani.

Fiducia che tutto andrà bene, perché sarà sicuramente così.

Ps i lamentoni, quelli che sono sfiduciati e pessimisti, non colgono le occasioni della vita. Restano sulla sponda del fiume non in attesa che passi il cadavere del nemico, ma in attesa che le opportunità scorrano, senza che loro se ne accorgano.

Mi auguro che tu voglia aspirare a essere un imprenditore sempre sulla cresta dell’onda, nonostante tutto.

E se per un po’ non potrai abbracciare i tuoi clienti, quando entrano nel locale, cosa importa?

La situazione sta cambiando i nostri modi di fare, non i nostri modi di essere…

 

 

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