Bufale sul cibo, basta!

Sei un imprenditore, lavori come me nel settore Horeca, hai un bar, un ristorante, un locale? Allora devi assolutamente iniziare a combattere questa battaglia di civiltà: molto spesso i prodotti che commercializziamo e proponiamo ai clienti sono additati come pericolosi per la salute. Ma sono tutte bugie, vere e proprie bufale studiate ad arte per spostare i gusti delle persone verso altre referenze.

Un video di AnsaLive, pubblicato sul sito de Il Sole 24 Ore, è illuminante e fa comprendere quanto grande sia il problema.

La gente, infatti, è convinta che il latte non possa essere consumato dagli adulti; che l’ananas bruci i grassi; che il Kamut sia un tipo di grano antico, mentre è solo una marca commerciale; che le banane contengano la massima dose di potassio (invece sono gli spinaci a contenerla); che i grassi, così come la carne, debbano totalmente essere tolti dalla dieta; che lo zucchero di canna faccia ingrassare meno dello zucchero bianco.

Di fronte a queste castronerie, abbiamo due possibilità:

  • fare finta di niente, assecondare queste bugie
  • diventare consapevoli di ciò che è vero e di ciò che non lo è ed essere pronti a spiegare al cliente perché nel nostro cesto dello zucchero sono presenti, per esempio, sia il bianco, che quello di canna, che l’aspartame (che non è cancerogeno e non lo è mai stato!).

Capisci bene che, per esempio, il tema “carne” è davvero spinoso: se le persone sono convinte che faccia male, il tuo menù a base di hamburger e patatine fritte potrà essere buttato direttamente nel cestino. Quello che noi tutti dobbiamo spingere è invece il consumo consapevole, che prevede che la carne rossa, così come i fritti, non siano da abolire, ma da limitare, e che possano essere benissimo inseriti nella dieta Mediterranea.

È vero che attaccare l’asino dove vuole il padrone è garanzia di successo, ma noi abbiamo una responsabilità, di civiltà e culturale, nei confronti dei nostri clienti. Un’offerta variegata dovrà comprendere le ultime tendenze vegane e salutistiche, senza però mortificare magari i vostri piatti forti a base di carne o carboidrati, che da decenni sono il riferimento del vostro locale.

In questo equilibrio delicato, dobbiamo cercare di puntare sulla qualità, essendo pronti a spiegare al consumatore ogni scelta che abbiamo effettuato relativamente a un certo prodotto. Sarà lui a decidere se consumarlo o meno… noi nel frattempo avremo aggiunto un pizzico di conoscenza.

Anche tu la pensi in questo modo e credi che troppe bufale stiano minando anche il nostro lavoro?

Lasciami un commento, parliamone insieme!

Un caro saluto da Jo

Per vedere il video

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