In pensione? Manco morto!

Nei bar, nei salotti, nei campetti di calcetto non si parla d’altro: a che età si andrà in pensione; il lavoro troppo usurante; la fatica di dover aspettare tanti anni; lo Stato ladro e approfittatore che non capisce niente; i diritti negati.

Eh no, basta! Io vado controcorrente e dico: non andrò mai in pensione perché mi piace lavorare!

Aspetta, lascia che ti spieghi.

Il discorso è serissimo e non voglio nemmeno avvicinarmi – perché il blog non è la sede corretta – alle problematiche di chi, davvero stanco, vorrebbe passare gli ultimi anni della vita in serenità coi propri cari, senza continuare un lavoro faticoso e magari dover mantenere i figli trentenni che, nel frattempo, un lavoro non lo trovano.

Mi rivolgo, in questo caso, a te che se un imprenditore di bar e ristoranti esattamente come me.

Che hai sempre giocato una partita in autonomia, mettendoci del tuo, anche a livello di investimenti e di rischi.

Se noi imprenditori dovessimo iniziare a pensare – a 50 anni – di tirare i remi in barca, mollare tutto e trasferirci a Cuba, verremmo meno all’impegno più grande: quello verso la nostra professionalità e la responsabilità che abbiamo nei confronti di chi con noi collabora.

Questo non significa non pianificare sin da adesso una corretta pensione-solidità per il futuro (saremmo folli!”).

Significa assumere un atteggiamento positivo, grintoso, nei confronti della vita e del lavoro.

Se pensi unicamente alla pensione…

  • Non innovi il locale
  • Non innovi i prodotti
  • Non cerchi nuovi trend
  • Non ti occupi del personale
  • Lasci che tutto vada come sempre, magari pure bene, ma stancamente

 

Ecco, io dico NO a questo atteggiamento!

Se non dimostriamo di essere costantemente vivi, creativi, attivi, positivi, il mercato ci punisce e in due secondi ci relega ai margini, tra i “vecchi”… ma non per colpa dell’età, bensì della mentalità.

 

I tuoi clienti parlano di pensione? Ovviamente partecipa alla discussione, mostrati interessato e anche preoccupato. Ma porta, anche nelle semplici “discussioni da bar”, tutto il tuo ottimismo. Rivesti un ruolo sociale, non lo sapevi?

Sei un aggregatore di servizi, ma anche un distributore di felicità. Non farla mancare a chi si confida, a chi si lamenta, a chi corre e ingurgita il cappuccino caldo. Il tuo locale è il punto di incontro di un’umanità che si muove, tieni le aperte le porte dell’ottimismo!

Costa fatica? Certo… magari oggi hai mal di pancia, o una preoccupazione legata alle tasse e vorresti non dover salutare nessuno. Eppure… anche questo significa essere imprenditori seri: esserci, sempre, pronti al servizio. E pure con il sorriso!

Partecipa alla community, lascia il tuo pensiero, condividere le esperienze è interessante e arricchente! Un saluto da Jo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *