Abbasso il biodegradabile, evviva l’inquinamento!

Gli italiani sono impazziti. Tutti d’un colpo. Da una settimana a questa parte.

Non capiscono più niente. Te ne sei accorto anche tu, vero?

Entrano nel tuo locale e l’argomento è uno solo.

  • Non la sfida scudetto
  • Non le partite di Champions
  • Non le elezioni
  • Non il freddo
  • Non i saldi

No. Tutto è stato messo da parte, compreso l’aumento di tutte le bollette (!!!), in favore di un unico, grande, preoccupante e delirante argomento: il costo dei sacchetti biodegradabili dentro ai quali occorre introdurre frutta e verdura in Gdo.

Assurdo. Sui Social gli utenti si sono anche ingegnati e mostrano foto di arance prezzate una per una…

Siamo davvero alla follia collettiva.

Sai allora cosa ti dico?

Io sono contrario ai sacchetti biodegradabili, preferisco quelli di carta che “uccidono” milioni di foreste e quelli di plastica che inquinano alla grande.

Sai perché questa posizione ardita?

Perché non si può più ragionare in modo serio… allora… tanto vale inventarsi posizioni astruse e assurde… almeno la gente parla e dice: “Questo è proprio fuori”…

Ritorno serio, perché c’è davvero poco da scherzare. E ti spiego la mia vera posizione, che sono pronto a difendere e anche a raccontarti di persona.

  • L’Italia non ha fatto che recepire la direttiva europea 2015/720, quindi non si poteva fare diversamente
  • Il consumatore è distratto e sprecone: un piccolo prezzo da pagare è un ottimo campanello di allarme che gli serve a ricordarsi di evitare di usare milioni di sacchetti
  • I sacchetti sono perfetti per riporre l’umido… quindi basta usare quelli del supermercato ed evitare di acquistare altri contenitori per la stessa funzione
  • Le persone si attaccano ai centesimi, ma poi perdono di vista sprechi ben più grandi

Aggiungo un altro punto, molto più importante, che ci riguarda tutti.

La vita è una questione di approcci. Da qualche anno a questa parte, direi dal Dopo Expo 2015, tutti – persone, aziende, amministrazioni pubbliche – si sono rese conto che la salute del pianeta è in pericolo. E che anche le scelte del singolo possono fare la differenza.

Le aziende sono diventate SOSTENIBILI, le persone premiano queste virtù scegliendo prodotti che inquinano poco, che magari sono a km zero o biologici.

La scelta verso contenitori biodegradabili è giusta, onesta e fa bene al pianeta. Così come il consumatore paga un prodotto biologico il triplo, rispetto a un prodotto non bio, perché non dovrebbe non contribuire, nel momento in cui adotta un sacchetto non più di plastica?

È vero, il portafoglio è sempre uno solo e viene spremuto assai. Ma mentre alcuni salassi sono fastidiosi, altri sono virtuosi, perché aiutano la salute del pianeta… e dunque migliorano il futuro dei nostri figli.

Le persone si sono impuntate su un costo di 0,3 centesimi? Sai cosa succederà, vero? Per farsi ancor più concorrenza, tempo qualche settimana e le diverse insegne si faranno carico del costo… e questa “bolla” sarà svanita.

A tutti resterà però l’amaro in bocca.

  • Siamo pronti a farci belli raccontando quanto la nostra casa è in classe A++ e poi, per fare 300 metri, usiamo l’auto.
  • Mangiamo il formaggio dell’alpeggio dei monti vicini e poi acquistiamo i frutti che provengono dal Sudafrica.

L’amaro è dato dalla poca coerenza.

Il mio consiglio?

Noi imprenditori dobbiamo evitare di cadere in questa trappola, di farci “beccare” ad effettuare scelte dettate solo dalla popolarità. La barra dei principi bella diritta e il rispetto vero del nostro codice etico sono i due ingredienti che, alla lunga, decreteranno il nostro successo.

Parola di Jo

La pensi come me?

Oppure ce l’hai con il governo perché tanto è sempre colpa sua?

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(per saperne di più, https://www.altroconsumo.it/alimentazione/fare-la-spesa/news/2018/sacchetti-biodegradabili)

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