Bar strafi*o? Nei tuoi sogni

Io ho un problema: osservo.

Ed essendo esperto del settore, quando entro in un bar ho sempre le antenne ben dritte. E la puzza sotto il naso. E spesso, troppo spesso, trovo fregature e incongruenze che mi portano a dire:

Ma davvero pensi di avere un bar strafi*o? E te ne vanti?

Ma di cosa stiamo parlando?

Mi spiego meglio. Con un esempio lampantissimo.

Paese turistico che conosco molto bene, lo frequento da tempo.

Tutti, in questo posto, considerano “top” un bar posizionato in una location da urlo, con un arredamento curato e una vista mozzafiato sul lago. All’interno c’è persino la pasticceria a vista, cosa vuoi di più?

COSA VOGLIO DI PIU’?!

Servizi e prodotti degni in un locale che ha questa nomea. Ovvero non voglio ritrovarmi coi soliti, sciocchi problemi che possiedono gli imprenditori che non curano il proprio esercizio. Sai cosa ho visto, in questo bar strafi*o?

  • Menù stracciati… nel senso di rovinati e tagliuzzati, oltre unti e appiccicosi. Praticamente fa senso tenerli in mano.
  • Per un’ordinazione di TRE bevande (due bianchi e un succo) al tavolo vengono portate DUE pizzette e DUE tartine. Cioè la terza persona sta a digiuno.
  • L’arredamento è curato, ma per accogliere un numero esagerato – oltre ogni regola – di clienti, i tavolini sono praticamente appiccicati. Al punto che ti siedi e poi resti incastrato per sempre, sino a che gli altri avventori non decidono di andarsene.
  • Cappuccino con caffè di marca iper-super: la comanda non va in velocità, arriva al tavolo e la schiuma è andata, via, finita. Fastidio.
  • Alla cassa: nessuno che voglia prendere il denaro. Dopo cinque minuti: stessa situazione. L’unico cameriere è al banco delle paste e non riesce a capire che può assentarsi un attimo per battere uno scontrino.

Indagando ancora più a fondo scopro poi l’arcano:

  • se ti presenti come uno del paese ti viene applicato uno sconto.
  • se invece sei catalogato come un turista vieni mazziato e paghi uno sproposito perché, sai, “è la location”… che nemmeno i peggiori segregazionisti.

 

Capiamoci rapidamente.

Un locale davvero FIGO, senza asterischi, non si poggia sulle nefandezze di cui sopra (l’ultima è proprio la peggiore di tutte). Vola alto, nel senso che punta alla qualità sempre, con chiunque, in ogni aspetto. Cura ogni particolare.

 

La rabbia, sia in me che nei clienti, è tantissima.

Vuoi sapere il bello?

Sui Social, nelle pagine dedicate a questo ameno paese, è iniziata a montare la polemica, con nome e indirizzo del locale; gli utenti hanno iniziato a lasciare un commento negativo:

prezzo del caffè al tavolo troppo alto

pasticcino servito gelato

e così via.

 

Vuoi ragionare da furbo?

Bene: prima organizza alla perfezione il tuo locale. Poi allarga pure la coda come un pavone.

Non fare il contrario, il cliente non perdona. E soprattutto – di questi tempi – non tace.

 

Se hai deciso di entrare nell’olimpo dei locali stratop e non stai nella pelle, allora chiama Ristopiù e i suoi consulenti. Affidati a professionisti che sappiano dirti cosa fare e COSA NO.

A parlare bene di te farai sempre in tempo: prima costruisciti una reputazione impeccabile, saranno gli altri a parlare per te!

 

Sei d’accordo con me? Lascia la tua opinione qui di seguito, aiutami a costruire la community dell’Horeca!

Un saluto da Jo

 

 

 

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