Come diventare Carlo Cracco. Anzi, meglio

Stando a quanto ha riportato Simon’s Food su Facebook, il nuovo ristorante di Corso Vittorio Emanuele firmato dallo chef Carlo Cracco avrebbe un menù con i seguenti prezzi (prendo a caso):

  • Cervo scottato in insalata, polenta bianca, radicchio e topinambur 46 euro
  • Riso mantecato allo zafferano, midollo alla piastra e ragù di fegatini 42 euro
  • Vitello alla milanese, patata alle olive e maionese di pomodoro 48 euro
  • Crocchetta di cioccolato gianduia, chinotto al maraschino e caviale 50 euro
  • Menù degustazione 190 euro

 

Posto che questi prezzi siano reali, molti sui Social si sono subito stracciati le vesti, hanno ironizzato, hanno ricordato con rimpianto i piattoni colmi di lasagne fatti dalla nonna, pace all’anima sua.

Io ti propongo una lettura un po’ più raffinata.

Da dove deriva un costo così importante? Da tanti fattori, tutti sensati.

  • La location: il cuore centralissimo di Milano.
  • L’eleganza del ristorante, dell’arredamento, del servizio. Di tutto.
  • Il nome dello chef stellato, di per sé garanzia di cibo estremamente di qualità.
  • La fama dello chef, dovuta alla sua importante presenza televisiva e ai suoi libri.

Insomma: si spende per avere il meglio che ci sia sulla piazza (questo vale ovviamente per persone che hanno una certa disponibilità economica e anche per chi magari, pur non avendola, fa un sacrificio per regalarsi, per una volta, un’esperienza gustativa rilevante).

 

Ora viene il bello.

Lo sai che, come ho proposto già tante volte, noi possiamo diventare i Carlo Cracco della nostra città, del nostro territorio? Meglio ancora: i Carlo Cracco che i nostri clienti vogliono ardentemente?

Non possiamo certamente usare il suo nome, ma tutto il resto sì. E il resto si riassume in un’unica semplice regola: il meglio del meglio che ci sia in circolazione.

 

Il meglio in riferimento a

Arredamento

Dipendenti

Servizi

Servizio al tavolo

Cibo

Bevande

Profumi

Regali

Promozioni

 

Tutto significa proprio tutto.

Anche se la tua è una piccola trattoria di un borgo sperduto.

Anche se il tuo è un bar di passaggio per camionisti stranieri.

Anche se i tuoi clienti sono over 80.

Ciascuno di questi target merita non solo rispetto, ma l’eccellenza che il mercato può proporre.

Non si tratta solo di scegliere prodotti super – per questo c’è Ristopiù Lombardia ad aiutarti – si tratta anche di formare in modo adeguato il personale (anche in questo siamo ferrati) e di studiare menù accattivanti (pure in questo). Di essere pronti a innovare, anche se il desiderio di mantenere le posizioni ci frena.

Per toccare con mano quello che sto dicendo, ti invito a RistorExpo, la fiera dell’Horeca che si terrà dal 4 al 7 marzo a Lariofiere, Erba. Come sempre abbiamo fatto le cose in grande e allestito uno stand gigante nel quale potrai assaggiare, degustare, ascoltare, imparare, prendere contatto con i nostri consulenti. Vieni a trovarci, abbiamo preparato sorprese a non finire, ti aspetto per continuare il discorso!

 

Verrai a RistorExpo, quali attese hai? Cosa ti aspetti di trovare? Scrivilo di seguito, aiutami a far crescere la community dell’Horeca!

 

 

 

 

 

 

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