Quale servizio offri – davvero – al tuo cliente?

 

Tantissimi imprenditori dell’Horeca svolgono un lavoro egregio.

Ogni giorno sono in trincea, presidiano tutti gli ambiti del loro lavoro. Si informano, formano i dipendenti, cercano nuovi prodotti e nuove soluzioni per migliorare il locale e il servizio.

Non hanno paura di investire.

Non hanno paura di rischiare e innovare.

Sono bravi e attenti, da ogni punto di vista.

Questa bravura reiterata, però, ha un rovescio della medaglia. Cosa fai, quando sei certissimo che il tuo lavoro sia svolto alla grande?

Lo fai in automatico. E quindi, magari, ti perdi le sfumature, o non intercetti al meglio i desideri dei clienti dato che, per fare prima e andare in velocità, li hai probabilmente standardizzati.

Il cliente, il nostro amato cliente, il tuo amato cliente, vive subissato di stimoli esterni.

Uno gli dice di dimagrire.

Uno gli dice di tonificare i muscoli.

Uno gli dice di mangiare poca carne rossa.

Uno spinge le proteine di origine vegetale.

Il mood è: “Non vorrai mica ingrassare, vero? Ma sai quante calorie incameri ogni volta che mangi un piatto di pasta? E la carne? E un dolce? E la pizza?”.

Siamo esattamente a questo punto.

I famosi stimoli esterni di cui sopra condizionano le persone a tal punto che molti clienti non acquistano al supermercato se prima non leggono minuziosamente la tabella nutrizionale presente per legge su ogni confezione di cibo.

Da una parte questo atteggiamento è intelligente: è giusto sapere cosa si mangia, qual è il ruolo degli ingredienti, come il nostro corpo spende e consuma energia e così via. È una questione etica, di benessere non solo fisico, ma complessivo della persona.

Da un’altra parte, però, questa “fame” di informazioni nutrizionali pone a noi un problema: come possiamo raccontare la “salute” dei nostri prodotti nel dettaglio? Come possiamo precisare informazioni “di salute” in merito a ogni piatto?

Un ristorante della Val Rendena, in Trentino Alto Adige, l’ha fatto.

Molto semplice, molto utile, molto “wow, finalmente qualcosa di diverso”: all’interno del menù delle pizze, è stata predisposta una sezione di pizze wellness. Insieme alla lista degli ingredienti sono anche stati precisati gli elementi nutrizionali: proteine, carboidrati, grassi, calorie.

Per alcuni sarà un gioco, per altri no.

Immagina un cliente che sta seguendo una dieta ipocalorica: in questo locale, potrà sapere che la pizza Margherita conta 450 calorie e una bibita 300. Se la sua dieta prevede 1.800 calorie al giorno, il conto sarà presto fatto. E magari ci sarà posto anche per il dolce.

Questo significa, a mio modo di vedere, “innovare”: capire al volo qual è il vero bisogno del mio cliente e cercare di accontentarlo in tutti i modi, non per piaggeria, ma perché questa è la vocazione del mio business.

Sei d’accordo con me?

Ti invito a venirmi a trovare alla sede di Varedo di Ristopiù, il 19, 20 e 21 maggio, in occasione dell’Open Day Waiting for Summer: in quei tre giorni potrai assaggiare tutti i migliori prodotti-novità che presenteremo, per affinare-migliorare la tua offerta.

Ti aspetto, visita il sito www.ristopiulombardia.it per saperne di più oppure chiama subito il service center al numero verde 800078844 per confermare la tua presenza.

 

 

 

 

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