Ciao, oggi iniziamo un corso di formazione fuori dall’aula.
Non ti servono carta e penna.
Ti occorre solo leggere… e poi andare a verificare.
Ci troviamo metaforicamente a CityLife, il nuovo quartiere di Milano che ha riqualificato la zona dell’ex fiera cittadina, che comprende tre grattacieli e uno shopping district, oltre a diverse zone verdi.
Noi ci occuperemo in questa sede del Business & Shopping District, dopo aver ammirato questi nuovi edifici che sono davvero una meraviglia dell’architettura.
Ecco le mie considerazioni dopo avere trascorso qualche ora tra i negozi, le piazze e il complesso.
Si respira l’aria di una metropoli rinnovata, giovane, capace di grandi slanci.
Gli spazi sono ampi, le persone arrivano anche solo per passeggiare tra grattacieli arditi.
Si respira – anche – desiderio di emergere, voglia di esporsi, di farsi vedere, di raccontarsi nella propria unicità. Questo vale sia per i giovani, tantissimi, tutti dai look estrosi, che per gli adulti e gli anziani – tantissime le persone in carrozzina – non importa chi sei e come sei. Sei lì e tutti ti accettano.
La scelta delle insegne da inserire nel distretto dello shopping è stata oculata; tantissimi marchi sono sconosciuti per il mercato italiano. Ma funzionano, proprio perché sospinti da questa sensazione di “potere tutto” che si vive.
La targettizzazione è impressionante ed efficace.
Nel piano del centro commerciale dedicato alla ristorazione, ci sono tanti locali nei quali si può scegliere di mangiare… sentendosi in qualunque parte del mondo, a Milano come a New York. Ci sono il giapponese, la focacceria, il bistrot, l’american pub, la cioccolateria italiana, il juice bar, la paninoteca del centro di Milano e il negozio che propone solo cibi al vapore.
Non solo: si genera una strana alchimia per cui le persone, in modo naturale e spontaneo, arrivano a sedersi proprio nel locale che è stato pensato per loro. E questo vale non solo per l’alimentare.
I giovani universitari si recano al pub, dove i camerieri sono giovani come loro.
Ugualmente, per l’abbigliamento, commessi dal look curioso “attirano” clienti che desiderano provare nuovi capi, un po’ meno paludati.
È un cercare e subito trovare la propria personale dimensione.
Ti ho voluto portare a CityLife per farti capire come un luogo di successo (locale, bar, negozio) è un mix di tante componenti
Location, luci, cartellonistica, menù
Ma anche presidiando completamente gli elementi di cui sopra, rischieresti di non giungere nell’olimpo dei bar e dei ristoranti.
Mancherebbe sempre l’anima, quel “qualcosa” di diverso che porta la gente da te e da solo da te.
Non è l’effetto novità a rendere bello CityLife.
Non è l’effetto novità – ormai scomparso – a portare milanesi e turisti a passare un pomeriggio in piazza Gae Aulenti.
È l’atmosfera che si respira.
Hai il locale in una zona non di grido?
Non importa: rendilo speciale, per te e per i clienti, non avrai problemi di sorta.
Offri quel “qualcosa” che le persone stanno cercando: nel centro di Milano è il desiderio di Bellezza, magari a Carugate o a Lodi o a Monza è il desiderio di evasione, o di tranquillità, o di genuinità.
Trova il tuo elemento Special e non mollarlo più!
Hai mai visitato CityLife? Hai avuto le mie stesse impressioni?
Racconta di seguito la tua esperienza, aiutami a costruire la community dell’Horeca!
Ne approfitto anche per invitarti da subito all’Open Day Waiting for Summer che si terrà in Ristopiù il 19, 20 e 21 maggio. Iscriviti, avrai la possibilità di degustare tutti i migliori prodotti del nostro catalogo Magic Food!
(foto tratta da https://citylifeshoppingdistrict.it/it/store/east-river-american-pub/)