Il potere della rete: pensaci!

Qualche giorno fa ti ho parlato di ragnatele associate al tuo sito vecchio (non proprio del tuo-tuo, dei siti dei player dell’Horeca in generale!).

Poi ti ho anche parlato della rete del campo da calcio, in riferimento all’arrivo di CR7 alla Juventus.

Qualche giorno fa la formatrice Donella Rampado, sul nostro magazine www.ristopiunews.it, ha fatto riferimento alle reti che occorre creare per far crescere il proprio business.

Proprio di queste ti voglio parlare anche io.

Quando un imprenditore si alza la mattina, ha un unico obiettivo, anzi due:

1 far prosperare la propria azienda

2 difendersi dalla concorrenza

Per attuare il punto 2 impegna un sacco di energie e denaro. E si incattiviscepure, e rosica se per caso il suo diretto competitor va bene.

E così, mese dopo mese, anno dopo anno, il piacere del lavoro viene sostituito dal mal di fegato. Il desiderio di primeggiare è legittimo, ma per molti si trasforma in vera ossessione. Che non porta di certo bene.

Tutti pensiamo non solo di essere unici e indispensabili, ma anche i migliori del mondo.

Certo, partecipiamo ai corsi di formazione, ci teniamo aggiornati, ma sempre con l’idea che “Massì, ci sarei arrivato anche da solo. Massì, cosa ne sanno gli altri del mio locale. Massì, faccio questo mestiere da 30 anni”.

Vogliamo essere unici vincitori di una partita che invece ha tantissimi giocatori.

Questa attività costante, alla fine, stanca e logora, e fa perdere di vista la felicità dei dipendenti, la soddisfazione dei clienti, tutto.

L’unico, vero modo – provato, riprovato, che funziona per tutti, dal calzolaio alla Gdo, dalla banca alla scuola – per superare questo finto desiderio di supremazia (che in realtà è desiderio di stare bene e stop) è quello di abbassare un attimo il ponte levatoio e di accettare che nel NOSTRO mondo esistono anche gli ALTRI.

E che non sempre sono nemici.

Fare rete non è solo unire le forze.

È aprire la mente.

Questo vale sia con partner che fanno il nostro stesso lavoro, sia con partner provenienti da altre aree di business.

Non dobbiamo avere paura di “svelare” i nostri segreti al “nemico”. Lavoriamo tutti nello stesso settore, ma siamo tutti diversi, pertanto il reciproco arricchimento – di informazioni, soluzioni, trucchi positivi – fa bene alla comunità e non impoverisce nessuno.

Fare rete significa anche conoscere tante persone.

Persone che possono risultare utili nel momento in cui ci occorre un consiglio ragionato su un tema che magari non riusciamo a presidiare da soli.

È vero: ci vuole coraggio a mettersi in gioco pensando di non essere più battitori liberi ma parte di una squadra allargata.

Io ve lo consiglio, sempre e comunque, esattamente come dice Donatella Rampado.

Io stesso lavoro con i miei partner e anche i miei concorrenti, mi confronto con loro e con tantissimi altri imprenditori. Io stesso costruisco vere e proprie reti di business.

Ogni incontro che vivo coi colleghi mi dà energia e mi fa scoprire lati nuovi del business.

 

Ti ricordo che trovi gli articoli di Donatella Rampado su RistopiuNews sia nella versione cartacea, che sul sito www.ristopiunews.it. Ti suggerisco di non perderne nemmeno uno!

Clicca subito sull’apposito bottone per ricevere la tua copia cartacea.

Poi, se vuoi, lascia qui di seguito un tuo commento in merito al tema del “fare rete”. Cosa ne pensi? È la soluzione giusta anche per te?

Alla prossima!

Jo

https://selfbrand.it/

http://www.donatellarampado.com/

 

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