Believe me! E se lo dice Trump…

Ciao, oggi voglio provocarti.

Vedi il personaggio ritratto in foto?

È l’uomo più potente della Terra, il Commander in Chief degli Stati Uniti d’America, Mister President Donald Trump.

Sono andato a spulciare la sua biografia, è incredibile: classe 1946, l’attuale presidente Usa ha un carattere un po’ irrequieto. Prende le redini della famiglia e fa crescere l’impero immobiliare che porta il suo nome. Ha avuto tre mogli, ha cinque figli, un look un po’ particolare e un modo di fare certamente dirompente.

Sai qual è il semplicissimo motto che ha accompagnato la sua corsa alla Casa Bianca? Una frase diretta, che tutti potevano capire, dall’immigrato al sindacalista, dall’operaio all’operatore di Wall Street: BELIEVE ME, ossia CREDIMI.

Diciamo che da quando Donald si è insediato nella Sala Ovale, il mondo ha iniziato a tremare. E non ha ancora smesso, per la verità.

Un conto era sentire le sue sparate in campagna elettorale, un altro è essere certi che questo personaggio può, se vuole, annientare l’intero pianeta…

Perché interessa, a noi imprenditori italiani, il pensiero politico di Donald Trump? 

In realtà niente, in modo diretto, ma ci sono tantissime cose che possiamo imparare direttamente da lui…

ecco qualche spunto che voglio condividere con te.

PRIMO: piaccia o non piaccia, Trump fa quello che mantiene. Le sue scelte politiche a noi sembrano strane… ma lui sta seguendo esattamente il programma politico che lo ha fatto eleggere.

Anche noi, se vogliamo essere vincenti nel nostro lavoro, dobbiamo essere coerenti: con il nostro business, i fornitori, i dipendenti, i clienti. Questo atteggiamento PREMIA.

SECONDO: Trump lavora sulla semplicità. Usa Twitter per dire ai governanti ciò che pensa. Non ha filtri. Comunica in modo molto diretto.

Anche noi, se vogliamo far arrivare un messaggio ai nostri clienti, dobbiamo sforzarci di essere chiari.

TERZO: Trump è assoluto protagonista. Hai mai sentito parlare o conosci qualcuno del suo staff? A mala pena ricordi il nome del vicepresidente… anzi, probabilmente nemmeno quello. Lui accentra le luci della ribalta unicamente su di sé.

Anche noi, se vogliamo spingere su un certo evento, o un’innovazione, o un prodotto, dobbiamo cercare di focalizzarci bene sull’obiettivo, facendo piazza pulita attorno.

QUARTO E ULTIMO: Trump provoca. In modo fastidioso. Si è creato un personaggio che sta finendo sulle copertine di tutte le riviste del pianeta.

Non ti sei mai chiesto: ma non potrebbe cambiare parrucchiere? Oppure: ma non potrebbe mostrarsi meno bizzarro? Niente affatto: questo è il perimetro del suo palcoscenico, e lui sta ben attento a non uscire dietro le quinte.

Anche noi dobbiamo essere scaltri: abbiamo costruito un personaggio, oppure un’identità al nostro locale? Se funziona… spingiamola al massimo!Lavoriamo su di essa sino a che non è perfetta. La gente imparerà a riconoscerci e ad amarci. Proprio per la nostra particolarità.

 

Perfetto, adesso salutiamo Trump, lo ringraziamo per averci spiegato un milione di cose in trenta secondi… e ci prepariamo a diventare come lui: potenti nelle cose che contano e assolutamente centrati sui nostri obiettivi!

 

Se hai vissuto un’esperienza di marketing alla Trump, o anche se non sei d’accordo con queste mie considerazioni… Scrivimi di seguito, aiutami a costruire – anche in modo non del tutto convenzionale – la community dell’Horeca. Believe me, abbiamo bisogno di energia e networking!

 

(foto: fonte Wikimedia Commons)

 

 

 

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