Da domani… tutti Alberto Angela

Ciao, da domani dobbiamo diventare tutti – tu, io, i nostri migliori partner – come Piero Angela.

Dobbiamo imparare a raccontare la bellezza. In tutte le cose.

Ti piace questo approccio di rottura? Rottura o no funziona, e te lo dimostro con i numeri.

La nuova trasmissione tv di Alberto Angela, “Le Meraviglie”, trasmessa sulla Rai in prima, serata ha avuto 4milioni 500mila spettatori (share 19,3%).

Cos’avrà mai di speciale questo giovane (nemmeno più tanto)?

A me sono venute tre idee.

1 fa emergere la bellezza del pianeta

2 la racconta in modo semplice e comprensibile

3 coinvolge lo spettatore e lo rende un po’ più felice

Il tempo che viviamo è complicato, per tutti, stratificato nella sua complessità a seconda che noi siamo operai, agricoltori, disoccupati, padri o madri, imprenditori, ricercatori.

A ogni persona si può associare una sfida, un problema, un guaio, una speranza.

Essere come Alberto Angela significa passare oltre a tutto questo e cercare, per noi stessi e soprattutto per i collaboratori e i clienti, qualcosa di più alto. Un messaggio più importante, di speranza, che faccia vedere il bello nelle situazioni che stiamo vivendo (ove è possibile, s’intende).

Non è utopia. È un approccio di vita. E sta a noi utilizzarlo.

Il cliente entra ogni mattina al bar.

Possono capitargli diverse cose:

-essere accolto con un sorriso

-ricevere attenzioni

-essere servito in malo modo da una persona che non ha voglia di interagire e si vede che è “obbligata” a lavorare…

-essere ignorato

-essere considerato un numero

Tutte queste variabili dipendono unicamente dal collaboratore che lo accoglie, o direttamente dall’imprenditore del bar.

A parità di sforzo (.e. lo devo servire) si potrà ottenere:

-soddisfazione massima

-insoddisfazione massima

Io dico: lavoriamo sulla bellezza, l’insoddisfazione non si presenterà mai.

Bellezza significa amore e passione per il proprio lavoro, armonia tra i collaboratori, valorizzazione del luogo in cui si lavora (anche a livello di estetica, di uso delle luci, di posizionamento dei prodotti a scaffale).

Le Meraviglie raccontate da Alberto Angela sono oggettive, universalmente riconosciute. Ok: ma lui le racconta. Bene. Gli altri no.

Noi dobbiamo e possiamo:

-vendere meraviglie (ossia prodotti sempre di buona qualità)

-raccontare le nostre meraviglie (a tenerle chiuse nel cassetto non si ha nessun merito… e nessun aumento di fatturato)

Vuoi iniziare a diventare anche tu come Alberto Angela?

Non serve seguire corsi motivazionali. Basta agire con furbizia e attenzione, imparando a valorizzare il bello che si ha già tra le mani (fosse anche un piccolo fiore che è sbocciato nella pianta che tenevi in un angolo, in negozio. Mettila sul bancone e usala con lo slogan “Benvenuta primavera” per invogliare il cliente ad acquistare un succo o uno smoothie, nel segno del colore e della freschezza…), senza far pesare al cliente le piccole imperfezioni che ci sono (e che tutti possiedono).

Allora sei pronto?

Pensa al Bello, dalla tua bocca usciranno parole belle.

Inizia a osservare il Bello attorno a te e a raccontarlo a chi ti sta vicino.

Se il tuo locale non è improntato al Bello, inizia a ragionare e a chiederti: come posso farlo diventare un luogo meraviglioso?

Hai mai avuto esperienze che ti hanno fatto pensare: “Davvero ho creato una bella cosa”?

Raccontale di seguito, aiutami a costruire la community dell’Horeca!

 

(foto tratta da https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Alberto_Angela3.jpg)

 

 

 

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