Impariamo… dalla crema da spalmare

Ciao!

Come si raggiunge il successo?

Non smettendo di entusiasmarsi per quello che si sta facendo.

E poi imparando a formarsi con costanza.

Quando si parla di imprenditoria, possiamo fare riferimento a imprenditori che davvero hanno dimostrato di saper portare al successo vero la propria azienda. Nel nostro Paese ci sono tantissimi esperienze alle quali possiamo attingere.

La più bella, profumata e dolce è certamente quella del gruppo Ferrero. L’azienda piemontese ha saputo crescere e intercettare i trend del mercato. Si è progressivamente alla legata a mercati affini, che ha abbinato alla produzione del suo prodotto di punta, la crema alla nocciola da spalmare, famosa in tutto il mondo.

Davvero interessante è per noi sbirciare all’interno della vita aziendale: addirittura quarant’anni fa Michele Ferrero scrisse un documento per le risorse umane. Il documento era rivolto espressamente ai manager – un tempo chiamati “responsabili” – e indicava quali “massime seguire nei contatti con il personale”. Si tratta di 17 punti, che trovate con facilità sul web.

Qui vi porto solamente i primi tre, che reputo davvero significativi:

“1-Nei vostri contatti mettete i vostri collaboratori a loro agio:
2- Prendete decisioni chiare e fatevi aiutare dai vostri collaboratori, essi crederanno nelle scelte a cui hanno concorso

3- Rendete partecipi i collaboratori dei cambiamenti e discutetene prima della loro attuazione con gli interessati”

Sapete cosa è davvero sorprendente?

Che oggi siamo ancora qui a chiacchierare e discutere sulla gestione del personale. Leggiamo libri, frequentiamo workshop, addirittura master. Per cosa? Per sentirci dire quello che un imprenditore illuminato aveva già chiaro 40 anni fa… non tre, non cinque, non dieci! 40!

Insomma: la tecnologia può cambiare decine di volte, in un lasso di tempo davvero molto circoscritto. Ma i fondamentali, ossia le relazioni umane, restano identici.

Non è l’avvento del computer o dell’industria 4.0 – come dimostra Ferrero – che ci deve spaventare: è la non capacità di capire che il coinvolgimento delle persone rappresenta l’elemento fondante e vincente di un business, sia che si prepari un biscotto, un’auto, che si progetti un grattacielo o che si operi a cuore aperto un paziente.

Stupisce che il buon senso non sia ancora considerato “normale”…

Quante aziende vanno a rotoli perché:

-L’imprenditore non coinvolge il personale

-Non è capace di delegare

-Non riesce a tenere tutto sotto controllo

-Non pianifica le scelte

-Non sa intuire dove va il mercato

Soprattutto… perché gli imprenditori non credono nel lavoro di squadra?

Quando sapremo, tutti insieme, rispondere a questi quesiti, avremo risollevato per sempre le sorti del nostro settore.

Nel frattempo… cerchiamo di farci più furbi.

Primo: leggiamo bene tutte le indicazioni di Michele Ferrero.

Secondo: facciamole nostre, ossia crediamoci. Se hanno funzionato per lui, possono funzionare anche per noi.

Terzo: non cerchiamo altrove quello che già possediamo. Ovvero: valorizziamo le nostre persone, crediamo in loro, coinvolgiamole, rendiamole partecipi del nostro sogno.

Guardiamoci attorno. Se avremo scelto con sapienza i nostri collaboratori, non dovremo chiedere altro. Potremo concentrarci sullo sviluppo del business, mentre loro si dedicheranno all’ottimizzazione del quotidiano.

Questo fa un vero team… io ci credo, e tu?

Come gestisci il rapporto con i collaboratori?

Scrivi di seguito la tua esperienza, aiutami a costruire la community dell’Horeca, grazie!

 

 

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