Vuoi essere uno dei 50.000?

Carissimo imprenditore, un saluto di tutto cuore.

Come sai a me non piacciono gli allarmismi.

Sono una persona positiva e guardo sempre avanti, nonostante tutto.

Il coronavirus ha sparigliato le carte del nostro mercato. Va bene, lo accetto e lo accetti anche tu. Però dobbiamo avere ben chiara una cosa: ci dobbiamo muovere, è assolutamente obbligatorio.

Ti lascio dei numeri non per spaventarti, ma per darti l’idea di quanto il coronavirus sia stato terrificante per il commercio. Secondo i dati della FIPE, il settore degli esercizi pubblici, che comprende i bar, ristoranti, le pizzerie, le catene di ristorazione e così via, ha 30 miliardi di euro di perdite.

È possibile che si chiudano definitivamente 50.000 imprese.

È possibile che 300.000 persone perdano il lavoro.

Non voglio fare critiche o ricordare che comunque, anche se i locali sono chiusi, le tasse continuano a essere pagate. Non è questo ciò di cui mi voglio preoccupare.

Io voglio guardarti negli occhi e dirti: ce la farai, anzi, ce la faremo insieme.

Non puoi essere tra una di quelle 50.000 imprese destinate a chiudere.

Entro domani probabilmente sapremo quando si potrà davvero riaprire e in quale modo. Tutti stanno pensando al take away come soluzione di passaggio, in attesa che i locali riescano a distribuire i tavoli distanziandoli davvero di 2 metri ciascuno. E in attesa che i clienti smettano di avere paura di entrare in un bar per prendere il caffè.

Se ti trovi in una situazione intermedia, e non sai davvero come iniziare a riattivare una consegna a domicilio, non sai come sanificare eventualmente il locale e come aiutare i clienti e i dipendenti a relazionarsi con te in modo corretto, fai riferimento a me e ai miei team.

Noi ci siamo già strutturati, nelle scorse settimane, per rispondere a tutti i tuoi quesiti.

-Stiamo completando la stesura di una guida che ti porterà a conoscere tutte le normative.

-Abbiamo creato un nuovo marchio, Sano+, che contiene al suo interno tutti i prodotti necessari per la sanificazione.

-Abbiamo bonus e promozioni per chi acquista e in questo momento è impegnato con la consegna a domicilio.

Come vedi abbiamo tutto ciò che ti serve.

A te occorrono due cose: la prima, smettere di avere paura.

La seconda, agire in modo razionale e assolutamente protetto.

Tu, i tuoi collaboratori i tuoi clienti non vi dovete assolutamente ammalare. Il tuo locale dovrà essere l’ambiente più sano di tutto il circondario. Solo in questo modo contribuirai anche tu a raggiungere la tanto attesa normalità.

Cosa succederà agli imprenditori che non avranno voglia di mettersi in gioco al 100%?

La posta è altissima: saranno solamente oberati dalle spese e non riusciranno a tirarsene fuori. Anche con il tuo esempio potrai essere d’aiuto: abbiamo in questo momento tutti bisogno di persone coraggiose a cui fare riferimento.

Abbiamo visto quanto i medici siano stati professionali e abbiano anche dato la vita.

A noi non viene chiesto questo, ma certamente le città e i paesi riprenderanno vita anche grazie al nostro contributo.

Ora basta parlare, inizia stendere un elenco delle prime 10 tue priorità per aprire quando ti verrà dato il via. Fissatele bene in mente, dovrai cercare di portarle a conclusione tutte.

Se vuoi raccontare come già ti stai attrezzando, lascia il tuo commento di seguito aiutami a costruire la community dell’Horeca.

A presto!

 

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