Tu dove ti collochi?

Carissimo collega imprenditore, oggi ho una serie di scenari da farti analizzare.

Mi piacerebbe che tu considerassi in quale vorresti trovarti. O in quale ti stai già effettivamente trovando.

Primo scenario

L’imprenditore dell’Horeca ha capito che per rialzare il fatturato in questo periodo deve assolutamente occuparsi della pulizia e della sanificazione del locale. Per questo ha introdotto tutte le soluzioni ad hoc necessarie: cartellonistica anche a terra, totem con i dispenser di igienizzante, guanti a disposizione, misuratore della temperatura e così via.

È rigoroso, fa in modo che anche i dipendenti seguano queste regole e aiutino a farle seguire alla clientela.

Secondo scenario

L’imprenditore crede di essere più furbo di tutti gli altri. Non ha molto denaro da spendere per cui decide di non adottare nessun sistema di protezione delle persone. Anche potendo non separa entrata e uscita del locale; non mette la mascherina, non fa indossare i guanti ai camerieri; non controlla che i clienti mantengano le distanze tra loro. Non misura la temperatura. Il motivo? Non crede che queste soluzioni siano efficaci e soprattutto non vuole “disturbare” i clienti.

Io mi auguro con tutto il cuore che tu abbia deciso di sposare il primo scenario.

Che tu sia un imprenditore serio e responsabile, che ha capito che solamente rispettando le regole si attirano i clienti, specie in questo momento delicato.

Chi fa finta che il virus sia scomparso si comporta in maniera scellerata.

Chi si fa beffe di coloro che rispettano le regole offende tutti gli italiani e anche la memoria delle migliaia di caduti per colpa del Coronavirus.

Siamo seri!

Persino i bambini sanno come si devono comportare!

Io vado spiegando da mesi che i prodotti per la sanificazione sono i nostri più potenti alleati di business, in questo momento. Ho anche creato una linea di prodotti ad hoc, Sano+, apposta per venire incontro rapidamente alle esigenze dei locali.

Se io, fornitore e consulente, sono vicino ai miei clienti, perché un imprenditore del bar non dovrebbe essere vicino al suo cliente finale?

È un controsenso.

È esattamente in questo periodo storico, che non si ripeterà mai più, che le persone tracceranno una riga: da una parte i locali che meritano di essere frequentati, dall’altra quelli che meritano di essere ignorati per sempre.

E stanne certo: non c’è promozione o sconto che tenga, se ti sei fatto la reputazione dell’imprenditore “leggero”, che si comporta come se niente fosse, magari proprio in Lombardia!

Non sono arrabbiato, né mi permetto di giudicare.

Voglio però ricordare a tutti che lavorare bene significa fatturare tanto, mentre lavorare male significa non fatturare per nulla.

Tu cosa scegli?

In quale gruppo di imprenditori ti collochi?

Noi di Ristopiù siamo pronti ad accogliere ogni tipo di cliente: abbiamo predisposto il Circolo del Bar Perfetto proprio per aiutare chi ha bisogno di confrontarsi, o di essere stimolato. Mettiamo a disposizione consulenti, Guide, giornali, libri… tutto aggiornato e “pronto all’uso”.

Vogliamo che tutti possano riprendere a lavorare bene, esattamente come prima, aggiungendo quel pizzico di attenzione alla sanificazione che consente a chiunque di essere rilassato e di non pensare “Oddio, tocco la tazzina del caffè e mi ammalo…”.

Non stiamo lavorando in condizioni estreme, bensì difficili.

Prima adeguiamo la nostra mentalità a questo periodo, prima riusciremo a riportarci al successo precedente.

 

 

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