Ci conosciamo?

Caro cliente del bar, del ristorante e della gdo, caro italiano che sta faticosamente uscendo dalla pandemia, ci conosciamo?

Fino a ieri molto poco, per la verità, da ieri un po’ di più, grazie all’illuminante Rapporto Coop-Nomisma  “2021 Restart. Il nuovo inizio per l’Italia e gli italiani” che ti invito a leggere e scaricare per intero su questo sito a partire dal 15 gennaio.https://www.italiani.coop/rapporto-coop-2020-versione-definitiva/

Il documento, molto elaborato e complesso, dedica una sua parte proprio al food, il nostro ambito di riferimento. Ecco cosa viene precisato…

l cibo del next normal – Ancora una volta il cibo è metafora dell’Italia e degli italiani. Assieme alla salute e alla casa, rimane l’ultimo argine alla riduzione dei consumi rispetto al pre-Covid. Ciò nonostante quello del 2021 sarà per molti un cibo sobrio (se per il 71% del campione questa voce di spesa rimarrà stabile, un 15% intende risparmiare). Continua l’onda lunga dello “slow cooking” la nuova strategia degli italiani per spendere meno, acquistando più ingredienti di base e meno piatti pronti, e contemporaneamente difendere qualità e salubrità del proprio cibo spesso cucinandolo da sé (il 30% già ad agosto prevedeva di dedicare più tempo alla preparazione dei pasti). Inoltre, secondo gli executive della filiera alimentare gli acquisti si concentreranno maggiormente sugli alimenti prodotti con materie prime italiane e naturali/sostenibili (rispettivamente il 53% e il 48% del campione ritiene che queste categorie registreranno le migliori performance rispetto all’anno precedente) oltre che con ingredienti freschi (in crescita per il 52%). Proprio il concetto di prodotto sostenibile però si fa più articolato e al generico rispetto dell’ambiente si affiancano il concetto di produzione locale o legata al territorio (il 50% abbina questo tema alla sostenibilità) e una filiera controllata (49%).  Compare anche il principio della giusta remunerazione per i vari attori della filiera (la cita abbinata alla sostenibilità il 47% del campione)”.

Non saremo mai abbastanza grati a questo prezioso lavoro di analisi a cui si dedica Coop, che praticamente ci indica quale strada percorrere per cercare di essere in sintonia con i nostri amati clienti.

Sgombera la testa dal “ma io ho un business diverso, ho clienti che chiedono lo stesso piatto da anni”. Tutto è cambiato, persino queste persone. Persino l’ora dell’aperitivo, persino il luogo di somministrazione, persino il modo di lavarsi le mani. Tutto.

Il Rapporto precisa che i soldini a disposizione degli italiani saranno ben pochi, nei prossimi mesi. Ma questo non significherà il trionfo del discount, bensì una ricerca più attenta di prodotti buoni e di qualità da consumare con cura.

Dal tuo lato del business, questo significa che non occorrono promozioni in modo da svendere le tue migliori referenze, bensì referenze sempre di qualità che le persone possano davvero apprezzare.

In questo momento di scelte epocali anche per i bar e i ristoranti, la Risto Quality Card ti viene in aiuto e agevola la tua attività offrendoti servizi esclusivi, bonus e consulenze.

Se vuoi affrontare il 2021 ti occorrono determinazione e coraggio.

Lascia l’incertezza ai tuoi colleghi, che non sanno da che parte affrontare i problemi, tu inizia il percorso con serenità, noi siamo al tuo fianco! Io sono al tuo fianco!

Ps non aspettare che il governo o le Regioni decidano se puoi o non puoi aprire il locale. Per le prossime settimane agisci come se asporto e delivery fossero la tua unica modalità di vendita. Concentrati su questo, vedrai che i risultati arriveranno. Leggi in proposito l’articolo che trovi sul numero di gennaio del magazine RistopiùNews, richiedine una copia su www.ristopiunews.it.

Io ti aspetto come sempre nelle mie dirette del lunedì sera su Facebook, in questo mese ci dedichiamo al Croissant!

 

 

 

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