Cosa sappiamo finora?

Praticamente, fatti due conti senza calcolatrice… è dai primi giorni di marzo che noi corriamo.

Ma corriamo non sempre con un intento ben preciso.

Corriamo per stare lontani dal virus che corre però alla nostra stessa velocità.

Corriamo per trovare soluzioni per tenere aperti i locali… ma non sempre riusciamo a vincere questa battaglia, dato che ci viene imposto di restare chiusi.

Corriamo per salvare capra e cavoli, lavoro e dipendenti, fatturati, affitto, banca, tasse… e tu solo puoi sapere quanto è dura, vero?

Corriamo più lontano possibile da questa situazione, che per il momento non vuole modificarsi.

Insomma, corriamo in maniera scomposta e, come hai appena visto, i risultati non sono sempre eccellenti.

E se invece ci fermassimo un momento…

In questi mesi abbiamo fatto tantissima esperienza:

-abbiamo imparato a conoscere i nuovi bisogni dei clienti e li abbiamo assecondati

-abbiamo modulato gli orari di apertura e chiusura

-abbiamo accettato di introdurre delivery e asporto

-abbiamo capito che ci si può ammalare e non è un gioco

-abbiamo trovato nuove soluzioni per dialogare con le persone anche da lontano

Quindi… sì, adesso siamo preparati! Non stiamo più ad aspettare… siamo in grado di muoverci con la nostra testa e le nostre gambe e agire, ragionare e pianificare.

Ecco cosa sappiamo: che abbiamo appreso… e che possiamo sfruttare queste conoscenze per fare sempre meglio.

Sì, ma fare sempre meglio cosa… se poi sei obbligato a restare chiuso?

Ecco tre idee per te.

La prima.

Non sei chiuso: stai lavorando in un altro modo. C’è una bella differenza! È difficile, estenuante, ma è così… e lo sarà ancora per mesi, credi a me.

La seconda.

È cambiato il rapporto con il cliente, che ti cerca e ti sostiene proprio perché capisce che fai parte di una categoria molto colpita. Benissimo: mostrati proattivo, pieno di idee; comunica attraverso i Social le tue iniziative, i tuoi orari… ripeto: tu sei aperto, fai vedere quanto impegno metti.

La terza.

Attiva un processo di miglioramento continuo. Sì, proprio ora, nel massimo della confusione. Dedicati alla formazione, per migliorare le tue conoscenze legate ai prodotti e ai servizi. Formati e fai formare i collaboratori in modo da rendere davvero tangibile la qualità superiore del tuo locale.

Usa questo tempo “sospeso” per migliorare anche l’aspetto del locale, per renderlo diverso. Quando tutto riaprirà… gli altri saranno lì a ritinteggiare, mentre tu potrai essere aperto a tempo pieno e fatturare alla grande.

Con la serrata dei giorni scorsi la categoria dei locali ha fatto sentire la sua voce: speriamo che questa iniziativa porti i suoi frutti a livello politico. Mentre chi ti rappresenta si batte per te a Roma, tu tieni alto il morale e lavora per quanto ti è consentito. E proprio la serrata, a mio parere, ha mostrato una cosa importantissima: tu non sei solo, facciamo parte tutti di un grande gruppo che ha gli stessi obiettivi e le stesse necessità: andare avanti.

E per andare avanti occorre partire, anzi, non fermarsi, facendo tesoro di ciò che abbiamo appreso.

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