Grandissime novità in arrivo per le aziende che come Ristopiù si occupano di rifornire i clienti dell’Horeca! Sono felicissimo di essere protagonista diretto di questa iniziativa e ho un grandissimo piacere nel condividerla con te.
Nei giorni scorsi è stata ufficialmente costituita l’Associazione di categoria AGroDiPAB, Associazione dei grossisti della distribuzione di prodotti alimentari e di bevande, a Roma nella cornice della sede di Piazza san Lorenzo in Lucina, con l’obiettivo di creare un network di imprese operanti nel comparto che sia interlocutore attivo delle istituzioni, e che sappia definire un percorso di condivisione, conoscenza e sensibilizzazione finalizzato alla tutela degli interessi e delle istanze di una categoria lasciata fuori dalle iniziative di sostegno nell’attuale impasse pandemica.
“L’associazione – spiega il neo eletto Presidente Aldo Di Biagio – raggruppa le imprese maggiormente rappresentative della distribuzione alimentare e di bevande, principalmente per il canale Horeca, comparto tra i grandi esclusi dalle disposizioni di ristoro alternatesi negli ultimi mesi, la cui voce – finora frammentata in diversi rivoli e rappresentanze – da oggi vuole essere “unica” contraddistinta da un’unica mission, quella di tutelare nelle istituzioni, sia nazionali che locali, il futuro di oltre 4mila aziende, non citate negli approfondimenti e nei dossier governativi”.
Ecco invece il contributo del sottoscritto rilasciato sempre ai media: “Le misure di contenimento epidemiologico in atto da un anno, hanno messo letteralmente in ginocchio il nostro comparto – spiega il neo eletto Vice Presidente Giuseppe Maria Arditi – in ragione della chiusura e del conseguente rallentamento delle attività dei pubblici esercizi e delle realtà economiche di destinazione del prodotto distribuito, con perdite di fatturato che si attestano mediamente intorno al 60%. Pertanto abbiamo voluto cogliere dalle criticità dell’attuale crisi un’opportunità, quella di mettere al centro dell’attenzione politico-istituzionale il nostro comparto, suggerendo le migliori strategie per la sua rinascita, e con esso quella dei suoi oltre 50mila lavoratori senza trascurare l’indotto, che occupa oltre 1 milione di lavoratori, un macrocosmo economico che merita finalmente attenzione”.
“Abbiamo subito avviato un confronto fattivo con i parlamentari di tutti gli schieramenti a cui abbiamo già presentato il nostro progetto e tratteggiato le nostre proposte – ho concluso insieme al Presidente – auspichiamo che l’attenzione da parte della politica sia forte e che questa rappresenti la premessa inderogabile da cui partire per ridare il giusto valore al lavoro degli imprenditori italiani”.
Speriamo di ottenere fatti concreti e non solo più parole!