Domenica festeggiamo la Liberazione dell’Italia dalla dittatura nazifascista.
Domenica 26, con meno celebrazioni ufficiali ma con più allegria e speranza celebriamo la parziale riapertura dei bar, dei ristoranti e dei locali in genere.
Premessa: non è quello che aspettavamo, non siamo contenti, anzi. Chiudere alle 22 significa far correre la gente a cena… per non parlare di chi non ha posti fuori e deve praticamente rinunciare ad aprire. Ci sono tanti aspetti che devono essere limati e sistemati al più presto, ma comunque è un primo importante passo.
Questo giorno di liberazione non è semplice, ci sono tanti aspetti che devi tenere sotto controllo, da lunedì e per i prossimi mesi. Per aiutarti li elenco qui di seguito in ordine.
Il Covid non se n’è andato: lo metto come primo punto perché essenziale. Se facciamo finta che non ci sia più e ci comportiamo in modo non corretto, senza mascherine e distanziamenti, tempo 2 mesi e saremo nuovamente tutti chiusi. Quindi parola d’ordine deve essere: responsabilità! Tua, dei collaboratori e anche dei clienti.
La mascherina non è un orpello. È il tuo segno distintivo: ben indossata comunica agli altri che tieni alla loro protezione e alla loro salute. È importante quanto il tuo biglietto da visita cartaceo.
I clienti sono di due tipi: quelli che hanno paura e quelli che se ne fregano. Da bravo osservatore devi capire al volo quale persona ti trovi di fronte e comportarti di conseguenza: tranquillizzare i primi e fare in modo che i secondi non si mettano a fare assembramenti fuori luogo negli spazi di tua pertinenza.
Stop lamenti di fronte al cliente. È vero, sei arrabbiato e preoccupato per il futuro, ma condividere questa tensione con i clienti non fa altro che peggiorare il loro umore e non li invoglia all’acquisto e alla permanenza nel tuo locale.
Vaccini? Avanti tutta! Tutti parlano sempre e comunque del Covid: se vuoi “girare in positivo” queste discussioni, piuttosto introduci l’argomento vaccini, che sta coinvolgendo tutti e che è davvero l’unico spiraglio di speranza concreta che abbiamo sotto mano. Essere vaccinati o tamponati, nei prossimi mesi, sarà fondamentale per andare in vacanza: tanto vale iniziare a capire come fare per essere “liberi tutti” nuovamente.
Usa e getta: il Covid non ha modificato il suo comportamento. Esattamente come la scorsa primavera-estate, devi porre in essere tutti quei comportamenti che proteggono le persone, il che significa, quando possibile, tovaglie, posate e bicchieri usa e getta; olio e aceto in monoporzione, menù digitali… in modo che ci siano meno oggetti possibili da toccare o sanificare.
Fornitori: premia chi ti ha sempre seguito, abbandona chi in questi ultimi mesi è sparito o ha tirato i remi in barca. La tua impresa non ha bisogno di gente che si vuole arricchire alle tue spalle, ma di professionisti competenti in grado di fornirti soluzioni strategiche efficaci subito. Numeri alla mano, il tuo fatturato deve crescere mese dopo mese, non restare uguale… valuta molto bene se stai lavorando con il giusto player… se non sei convinto cambia e cerca un vero consulente!
Imparare a comunicare: con i social, sui giornali della città, per radio, coi volantini: nell’ultimo anno hai ridotto la comunicazione, giustamente. Adesso devi ripensarla e agganciare clienti e prospect là dove campeggiano tutto il giorno: sui Social, principalmente, ma non solo. Valuta il tuo posizionamento e inizia un aggiornamento quotidiano che racconti gli orari di apertura, i nuovi servizi, i nuovi menù, la modalità di prenotazione tavoli e così via.
Fai rete, fai squadra. Da solo non vai da nessuna parte. Certo, puoi gestire la tua attività, ma non riuscirai mai a fare quel salto di qualità che deriva dalla condivisione e dalla collaborazione con altri professionisti. Per questo ti invito sin da ora: iscriviti al Circolo del Bar Perfetto, la Community dell’Horeca esclusiva pensata per gli imprenditori come te. Approfitta di questa occasione per allargare gli orizzonti della conoscenza e per porre le basi per nuovi progetti di successo. Vuoi aderire? Clicca qui!
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