Alle 6:30 della mattina…

Alle 6:30 della mattina la città si risveglia…

Tantissimi operai sono già quasi sul posto di lavoro, altri stanno arrivando, i famosi colletti bianchi si muovono per raggiungere l’ufficio.

In questo periodo le scuole sono chiuse altrimenti ci sarebbero anche i bambini e i ragazzi che devono utilizzare i mezzi pubblici e magari recarsi dall’altra parte della metropoli.

Alle 6:30 della mattina chi vuole un semplice caffè o desidera mangiare qualcosa, deve più delle volte peregrinare e passare 10 bar chiusi per trovarne uno aperto.

È possibile tutto questo?

Hai mai calcolato quale fatturato ti arriverebbe aprendo il locale un’ora prima?

Sono sicuro di no.

Io lo capisco: se nella tua zona ci sono solamente pensionati e le strade iniziano a popolarsi alle 9 del mattino, il ragionamento non si deve neanche porre. Se, però, tu sei in una zona di passaggio e potresti avere tantissimi avventori, perché non provare?

Ricordati sempre che una mancata vendita nel tuo bar significa una vendita in più nel bar del concorrente!

Anche in pieno lockdown mi è capitato di vedere i pochissimi con permesso di circolare fermare l’auto e bersi un caffè da asporto anche col freddo, anche con la pioggia.

Questo significa che quel locale, coraggiosamente, riusciva a soddisfare un reale bisogno.

Nei prossimi mesi probabilmente la pandemia ci metterà nuovamente alla prova. Anche se non ci saranno gravi congestioni in ospedale, i casi aumenteranno, pertanto è possibile immaginare che sia  asporto che delivery restino nostri compagni ancora per molto tempo.

Unire un corretto orario di apertura con servizi multipli significa poter aumentare realmente il fatturato.

Come vedi non ti sto dicendo di fare investimenti impossibili. Non ti sto dicendo nemmeno di allungare il tuo orario abituale. Magari tu lavori in un posto in cui alla sera alle 18 non c’è più movimento: li si che puoi chiudere, senza scontentare nessuno.

È il classico ragionamento che abbiamo fatto molte volte prendendo esempio dal panettiere, che alle 10 del mattino non può già aver finito tutte le sue michette!  Viene da chiedersi cosa stia aperto a fare…

La pianificazione anche stagionale degli orari di un locale è possibile e te la consiglio.

Modulare il traffico dei clienti, così come l’impegno dei collaboratori, aiuta a gestire al meglio anche la cassa e il magazzino.

Per esempio, come stai notando, in questo periodo estivo molti tuoi clienti sono già in vacanza. Molte delle brioche che alla mattina non cuoci in forno e che restano nel congelatore possono essere pronte per il mese di settembre. Viceversa, insalata, tonno, gelati, alimenti freschi potranno finire molto rapidamente.

La tua furbizia sarà quella di chiamare il tuo consulente di fiducia nell’esatto momento in cui stai quasi per finire un prodotto e intravedi l’aumento di un altro prodotto per le settimane successive. Immagina che il tuo business sia una danza nella quale devi seguire più ritmi e nella quale non ti puoi mai fermare: se sei in armonia ogni passo ti conduce al successo. Se stecchi una volta, rischi di compromettere il buon lavoro di tutti i collaboratori e la soddisfazione dal cliente finale.

Allora: a che ora apri il tuo bar?

Sei sicuro di non doverlo aprire un po’ prima? Hai fatto due conti?

Saresti pronto con un’offerta adeguata?

Se questi quesiti ti girano per la testa, non dirimere la questione da solo: affidati a chi può aiutarti. Iscriviti subito al Circolo del Bar Perfetto cliccando qui  e dialoga con professionisti specializzati nel settore della ristorazione. Io sono sempre a tua disposizione, lascia il tuo commento di seguito, apriamo un dibattito!

 

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