Da Cristoforo Colombo alla rivoluzione di oggi

Come puoi leggere oggi sul nostro giornale www.ristopiunews.it noi europei siamo debitori al continente americano di tantissimi alimenti che compongono la nostra dieta quotidiana.

Sto parlando di patate, pomodori, mais, cioccolato e tanto altro ancora.

Nel corso dei secoli abbiamo fatto nostri questi prodotti e oggi sono europeissimi e italianissimi, dalla produzione alla ricettazione.

Volendo un po’ scavare tra le abitudini alimentari italiane scopriamo che il nostro è un Paese che ha saputo sfruttare tutte le opportunità dei suoi mari, laghi, pianure e montagne.

Sino al secolo scorso, al secondo dopoguerra…

-In campagna si cucinava col burro, al nord, dato che l’olio non era disponibile ma il latte era in gran quantità grazie agli allevamenti

-Nelle zone costiere si consumava il pesce, in Pianura Padana la carne bianca e rossa

-In montagna, territorio poverissimo, si coltivavano solo patate e poca insalata, la terra non poteva dare di più, oltre a vite e frutti.

Sembra che io stia parlando della trama di un film del Neorealismo, ma la verità è proprio questa: siamo partiti poveri, ci siamo arricchiti, abbiamo creato le prime trattorie, locande, siamo diventati un Paese industriale e abbiamo dimenticato le radici per alcuni decenni.

Oggi, anche “grazie” alla pandemia, stiamo nuovamente ribaltando tutto.

L’avrai notato anche tu leggendo i giornali e guardando i servizi televisivi.

Ecco cosa sta capitando…

-C’è un’estrema rivalutazione dei prodotti del territorio

-Le persone ricercano ricette semplici per mantenere un’alimentazione il più possibile sana

-Ogni tanto si concedono piatti gourmet perché vogliono gustarsi la libertà ritrovata

-I territori stessi stanno riproponendo, anche in versione a 5 stelle, i piatti semplici del secolo scorso, usando i prodotti della terra, anche i più banali, come le patate di cui sopra

-Tutto deve essere “sostenibile”, al punto che a breve certe coltivazioni per cui per esempio è richiesta molta acqua o molta energia elettrica verranno rimodernate. I packaging saranno modificati o addirittura tolti, perché non è più tollerabile sprecare

-I clienti non vogliono più sentir parlare di glutammato, coloranti, addensanti. Vogliono tutto il più naturale possibile, e lo vogliono preparato da te, o almeno da qualcuno di cui tu ti fidi ciecamente e che garantisca una produzione-servizio sostenibile

Anche la semplice pizza, o la brioche quotidiana, non possono più essere “normali”, devono raccontare qualcosa:

di te

degli ingredienti

di chi li ha prodotti

Questo è il mondo nel 2021 e non pensare che la tendenza cambierà o rallenterà. Sto parlando di un cambiamento epocale che coinvolge l’intero pianeta, chiamato a dare una risposta al clima, ai giovani, al futuro.

Dirai: cosa c’entra il risotto gustoso col glutammato col cambiamento climatico? C’entra perché ciascuno è chiamato a fare la sua parte. Anche tu, anche noi, anche il nostro intero sistema horeca.

Noi, che abbiamo resistito alla pandemia, ora siamo protagonisti del futuro.

Guardati attorno:

-quanti tuoi competitor hanno iniziato a spingere verso prodotti vegetariani?

-Quante pokerie sono state aperte?

-Quanti negozi con prodotti a km zero o sostenibili?

Adesso è il tuo momento: cavalca da protagonista la rivoluzione dolce per dare un contributo al pianeta e allo stesso tempo imprimere una svolta in meglio anche al fatturato.

 

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