Quanto conosci le tue persone?

In queste settimane mi sto appassionando, come avrai notato, ai temi della leadership, in quanto mi piace essere d’aiuto ai colleghi grossisti.

Vedo tanta impreparazione in giro, là dove invece dovrebbero esserci estrema competenza ed empatia.

Il tema non è tanto gestire le persone, ma fare in modo che queste si sentano a loro agio, siano produttive e felici di andare al lavoro.

E ti assicuro che non si tratta di un miraggio, ma di qualcosa di realizzabile.

Quindi si tratta di creare un buon clima aziendale.

Da dove partire?

La questione non è propriamente e unicamente legata allo stipendio, ci sono una serie di elementi intangibili molto, molto importanti.

Oggi ne affronto dettagliatamente uno: la conoscenza del personale.

Tu, imprenditore di successo, che spesso hai creato l’azienda con le tue mani, quanto puoi dire di conoscere i collaboratori?

E soprattutto: cosa significa “conoscere”?

Ci sono due aspetti da tenere presenti:

-la conoscenza del suo mondo

-la conoscenza delle sue skill

Ed entrambi vanno presidiati.

Con “la conoscenza del suo mondo” intendo: sai se il tuo collaboratore ha famiglia? Sai come stanno i suoi famigliari, quali sono i suoi hobby, cosa gli piace? Queste informazioni sono preziose per inquadrare la persona e comprendere il suo carattere. E magari intuire i suoi sbalzi d’umore e giustificarli, in determinati contesti specifici (per esempio un lutto o una malattia).

Con “conoscenza delle sue skill” entriamo invece in qualcosa di più profondo. Ogni persona è portata per certe attività e meno portata per altre. Sapere quali skill caratterizzano ogni soggetto significa, per esempio, capire se un individuo è adatto al front office o è bene che non interagisca con i clienti. Se ha un’elevata capacità di problem solving potrai inserirlo nell’ambiente più “caldo” dell’azienda, se è analitico lo inserirai da un’altra parte e così via.

Grazie a questa metodologia il tuo ambiente diventerà davvero accogliente per i collaboratori, che magicamente si troveranno a svolgere attività a loro congeniali.

Come puoi immaginare, però, il lavoro più impegnativo spetta a te. Tu devi infatti dedicare un po’ del tuo preziosissimo tempo per conoscere le persone: non puoi demandare tutto alle società di recruiting. Queste possono svolgere una prima scrematura, a te toccherà il resto, il contatto umano, così umiliato negli ultimi due anni a causa del Covid.

In questo periodo di pausa dagli impegni, prova a valutare questo approccio e anche a:

-capire come attivarlo in azienda

-valutare se ci sono persone che possono aiutarti nella fase della conoscenza dei collaboratori

Se hai bisogno di consigli specifici non hai che da scrivermi a mit@ristopiulombardia.it, io sono a tua disposizione. Sono impegnato nella formazione dei grossisti e voglio che tu raggiunga il successo in maniera sempre più piena.

Buon lavoro e buone scelte strategiche!

A martedì!

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