Borse rosso sangue… il nostro sangue

Accaduto qualche secondo fa: apro il sito del Sole 24 Ore per leggere alcuni articoli sulla tassazione e come prima notizia trovo…

“Borse in rosso dopo il rally.

Milano e Madrid maglie nere.

Attesa per cosa farà l’Europa…”

Mi fermo e faccio qualche ragionamento estemporaneo che voglio condividere con te.

Primo

Mai una volta che le Borse diano fiducia all’economia italiana. Ovvio, risentono di quello che accade nel mondo e si rivolgono solo all’Italia quando le cose vanno male, per farle andare ancora più male.

Secondo

Se tutte le Borse vanno bene, Milano va comunque male. Segno che in Europa non riusciamo mai e poi mai a metterci in luce. Come se su di noi aleggiasse una nuvola nera perenne.

Terzo

Le Borse non dipendono dalla realtà, ma da quello che accadrà. Vivono in un eterno futuro, aspettando come i clienti dei maghi che quanto predetto si avveri.

Mi fermo e ragiono: la Borsa in rosso trascina con sé sempre il destino delle aziende, i risparmi di tutti gli italiani.

Per questo dico provocatoriamente: il rosso è il nostro, quello del nostro sangue e soprattutto quello del futuro dei nostri figli.

Molti suggeriscono: in questo periodo mantenere tutto fermo, a livello di investimenti.

Altri dicono: specula e sii aggressivo.

Io dico: mentre altri giocano, noi abbiamo stipendi reali da erogare, clienti reali da servire, bollette vedere da pagare.

C’è un distacco enorme tra la finanza e la quotidianità di un intero Paese.

Da giorni i politici sono impegnati a decidere quale poltrona prendere.

Da giorni le persone si lamentano che così non si può andare avanti.

Le guerre sono sempre di più alle porte.

E la Borsa va sotto.

Certo, messa così c’è poco da stare ottimisti.

Tanto vale, ecco il mio suggerimento finale, smetterla davvero di occuparsi di ciò che non ci riguarda, ovvero di ciò che non possiamo cambiare con le nostre forze, e concentrarsi sulla realtà. Fatta di decisioni concrete da prendere ogni giorno, del tipo:

-dove ottimizzo i costi per avere bollette più basse?

-Come accontentare i clienti in modo che non smettano di servirsi della mia azienda?

-Come smettere di uscire dalla spirale del prezzo?

Per affrontare queste tematiche occorrono preparazione, pianificazione e sangue freddo.

Io mi faccio aiutare da un calendario giornaliero e anche da un sistema di pianificazione per obiettivi a una settimana, un mese e tre mesi.

A ogni intervallo stabilito verifico se l’obiettivo è stato raggiunto e se così non è stato pongo in essere i correttivi.

Per quanto riguarda l’agenda giornaliera, cerco di dedicare sempre mezz’ora alla pianificazione, unico modo per rispettare le scadenze di cui sopra.

Se per caso non riesco a fare tutto, chiedo a un collaborare di fiducia di spronarmi a mantenere gli obiettivi dati.

Hai bisogno anche tu di una guida che ti aiuti a mettere ordine tra le priorità? Io sono a tua disposizione, scrivi a mit@ristopiulombardia.it e ti raggiungerò!

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