Attenzione a non diventare superflui

Siamo in recessione, anche se per il momento nessuno lo dice apertamente.

Lo siamo e tutto verrà a galla dopo Natale, quando usciranno i dati sulle vendite.

D’altra parte, con lo stipendio sempre uguale e le bollette raddoppiate, dove potrebbero trovare gli italiani i soldi per fare acquisti galattici?

La tredicesima viene subito allocata per le spese, è un dato di fatto.

La situazione è questa, chi la nega lo fa per dolo e per non funestare il clima natalizio.

Ma i numeri parlano chiaro: sono due e molto semplici, li racconta il rapporto Edufin-Doxa 2022.

E sono i seguenti:

-oltre il 54% degli intervistati ha ridotto il consumo di beni considerati superflui

-oltre il 33% privilegia i prodotti meno costosi

Qui occorre agire su due fronti.

Primo: non diventare superflui. Difficile, starai pensando, se come me ti occupi di distribuzione all’ingrosso. Se non puoi agire in prima persona sulle scelte del consumatore finale, devi però fare attenzione. A chi consegni la merce? Come sta andando il tuo cliente primario? Lui è in grado di comprendere che si deve rendere indispensabile anche se vende candele profumate o calzettoni coi gattini? Il discorso è molto serio: se al fondo della catena degli acquisti c’è un restringimento, prima o poi la carenza di vendite arriverà anche da te.

Ecco perché ti dico: diventa partner del tuo fornitore, non solo venditore. Aiutalo a capire il momento di mercato che tutti stiamo vivendo e suggeriscili – tu che conosci più clienti – di trovare nuove ed efficaci soluzioni per rendersi distintivo nell’offerta o nel servizio.

Perché, come detto, le persone non vogliono più saperne di beni superflui.

Il secondo fronte è ancor più delicato. Non possiamo pensare di passare la vita ad avere per clienti solamente realtà che a loro volta vendono i prodotti a un euro. Sarebbe un progetto distruttivo.

Al posto di pensare di raggiungere con promozioni il cliente finale, suggerisci ai tuoi interlocutori di puntare sulla qualità e di provare a rivolgersi agli alto spendenti, a quelli che non hanno problemi economici e che non sono toccati dalla crisi. Ci sono e sono tanti, certo occorre intercettarli, solleticarli e invitarli ad acquistare un bene che deve essere percepito come esclusivo.

Difficile?

Sì, certamente, specie per chi si è fossilizzato su prodotti a poco prezzo.

Eppure anche in questo caso non si può fare altro: non credo che a gennaio il cliente finale sarà disposto a lasciare i prodotti cheap per quelli costosi, per cui… tocca attrezzarsi, e anche rapidamente.

Come puoi ben immaginare queste strategie da implementare richiedono l’attivazione di più aree della tua azienda, principalmente il marketing e le vendite, e devono avere per interlocutori le più alte cariche delle aziende clienti, quelle che possono prendere le decisioni rapidamente, senza che passino mesi e mesi.

Per cui:

-attiva con i tuoi team una strategia da poter consegnare ai tuoi clienti

-eventualmente segui i primi passi di attivazione

-incontra direttamente tu il management dei clienti e renditi disponibile

-dal canto tuo, prosegui a cercare sempre nuovi clienti che abbiano già compreso i cambiamenti richiesti dal mercato

Vuoi condividere come me le tue considerazioni su questo tema? Scrivi a mit@ristopiulombardia.it, ti risponderò il prima possibile!

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