L’inflazione in Italia negli ultimi mesi è stata molto alta.
Dobbiamo farcene una ragione e essere preparati a quello che accadrà.
Secondo i dati di febbraio 2023, in Italia l’inflazione media per l’anno è stata del 9,6%, mentre l’inflazione media degli ultimi 12 mesi da marzo 2022 a febbraio 2023 è stata del 8,9%. Nel mese di dicembre 2022, l’inflazione è stata del 11,6%, il dato più alto dell’anno. Tuttavia, secondo le ultime notizie di aprile, l’inflazione sembra essere in calo rispetto ai mesi precedenti, anche se rimane comunque a un livello molto alto.
La recente tendenza all’inflazione è stata influenzata da diversi fattori. In particolare, l’aumento dei prezzi dei carburanti e dei prodotti alimentari ha contribuito in modo significativo.
Un bel colpo è anche stato dato dall’aumento dei prezzi dell’energia importata. Altri fattori includono l’aumento dei costi dei trasporti e dei servizi pubblici, nonché l’aumento dei prezzi delle materie prime.
Qui siamo.
Non possiamo tornare indietro e dobbiamo fare i conti con questa nuova realtà, che ci coinvolge sia come fornitori che come clienti.
Le autorità italiane stanno cercando di adottare misure per contenere l’inflazione e stimolare la crescita economica, ma la situazione rimane incerta e soggetta a cambiamenti.
Secondo alcuni esperti, l’inflazione potrebbe continuare a diminuire gradualmente nei prossimi mesi, ma sino a che non lo vedremo con i nostri occhi… tocca aspettare e nel frattempo fatturare.
Secondo le previsioni di EY, il tasso di inflazione in Italia dovrebbe diminuire dal 6,7% del 2023 al 3,1% del 2024, mostrando una certa ripresa economica nel medio termine. Tuttavia, queste previsioni sono soggette a molte incertezze e dipendono da molti fattori, come l’andamento dell’economia globale, la politica monetaria della Banca Centrale Europea e le politiche economiche del governo italiano.
Veniamo a noi. Alle aziende di distribuzione. Quali strategie possiamo adottare per contenere l’inflazione?
Una delle più comuni è quella di ridurre i costi di produzione e – guarda caso – di distribuzione, ad esempio attraverso l’ottimizzazione della catena di approvvigionamento e la riduzione degli sprechi.
Potremmo anche cercare di negoziare prezzi più vantaggiosi con i fornitori e ridurre i costi di marketing e pubblicità.
E poi? Siamo chiamati ad aumentare l’efficienza operativa, ad esempio attraverso l’automatizzazione dei processi produttivi e la riduzione dei tempi di consegna.
Altro punto: potremmo in questa fase cercare di diversificare la nostra offerta di prodotti e servizi, ad esempio promuovendo prodotti di marca propria.
Facile? No.
Possibile? Sì.
Cosa voglio dire? Che devi scegliere: dove è importante intervenire ora, subito?
Prodotti a marchio? Ottimizzazione dei costi?
Gestione migliore dei collaboratori?
Sta a te.
Tu solo sai quali sono i punti deboli azienda. Da lì devi partire.
Non sai proprio dove sbattere la testa?
Scrivimi! Non c’è miglior cosa che condividere le perplessità e poi crescere tutti assieme.
Scrivi a mit@ristopiulombardia.it e ti risponderò al più presto!