Stati Generali… cosa sono?

Già lo sai. Il 24 ottobre prossimo si terrano a Roma i primi Stati Generali della filiera Horeca, e io sarò tra i protagonisti in qualità di Presidente di AgroDiPAB e Vicepresidente di Rete Horeca.

In questo percorso di avvicinamento all’evento voglio dedicarmi a spiegarti tutto per bene.

E inizio partendo proprio dagli Stati Generali… forse hai una reminiscenza scolastica… vediamo insieme di saperne di più!

Gli Stati Generali sono un capitolo fondamentale nella storia della Rivoluzione Francese, un evento che ha segnato profondamente il corso della storia europea.

Al tempo erano un’assemblea rappresentativa del Regno di Francia, ma non erano una forma regolare di parlamento. Erano convocati occasionalmente, e l’ultima volta che si erano riuniti prima del 1789 era nel 1614. Erano composti da tre ordini: il clero (primo ordine), la nobiltà (secondo ordine) e il Terzo Stato, che rappresentava la borghesia e il resto della popolazione.

Nel 1789, la Francia era in profonda crisi finanziaria a causa dei debiti accumulati dalle guerre e dalla gestione disastrosa della finanza da parte del governo. Luigi XVI, il re all’epoca, decise di convocare gli Stati Generali per cercare soluzioni alla crisi.

Quando gli Stati Generali furono convocati, nel maggio del 1789, si presentò subito un problema: come votare? Tradizionalmente, ogni ordine aveva un voto. Ma il Terzo Stato, che rappresentava l’85% della popolazione, chiedeva che il voto fosse per testa e non per ordine, dato che altrimenti sarebbero stati sempre in minoranza.

Dopo settimane di stallo, il Terzo Stato prese una decisione audace: si autoproclamò Assemblea Nazionale, sostenendo di rappresentare la volontà della nazione. Poi, il 20 giugno 1789, in risposta alla chiusura della loro sala riunioni, i membri dell’Assemblea Nazionale si riunirono nella sala della pallacorda del castello di Versailles e giurarono di non separarsi mai fino a quando non avessero dato alla Francia una Costituzione. Questo evento è noto come il Giuramento della Pallacorda.

Luigi XVI inizialmente tentò di resistere, ma di fronte alla crescente pressione popolare, riconobbe l’Assemblea Nazionale. Tuttavia, la tensione continuò a crescere. L’Assemblea Nazionale iniziò a redigere una nuova costituzione per la Francia, limitando i poteri del re e proclamando la libertà e i diritti dell’uomo e del cittadino.

Come hai potuto leggere in queste veloci righe, gli Stati Generali, inizialmente convocati per risolvere una crisi finanziaria, divennero il catalizzatore di una rivoluzione che avrebbe trasformato non solo la Francia, ma l’intera storia mondiale. La loro storia è un esempio di come le pressioni sociali e politiche possano portare a cambiamenti radicali e inaspettati.

Ora veniamo al presente: è proprio quello che ci auguriamo anche oggi.

Riuscire a sollecitare il mondo della politica in modo che la nostra filiera diventi autorevole, riconosciuta, interlocutore di valore, capace di contare nel momento in cui – vedi il Covid – occorre prendere decisioni per l’intero settore.

Contiamo per contare sempre di più!

Continua a seguirmi sul blog, gli Stati Generali si avvicinano e dobbiamo essere pronti e preparati!

Se hai domande non esitare: scrivimi a mit@ristopiulombardia.it e ti risponderò!

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