Il dipendente, perfetto alleato o pericolosissimo nemico

 

Carissimo, ben ritrovato, è venerdì, tempo di pensare al weekend, il tempo sarà bellissimo, i colori dell’autunno sono meravigliosi, castagne e un buon vino…

Stop.

Prima di pensare alle cose bellissime… in quanto imprenditori dobbiamo pensare a risolvere le questioni che non vanno. Per cui metti da parte mentalmente la caldarrosta e seguimi.

Ti voglio parlare di una minaccia reale, pericolosa, possibile. Che moltissimi snobbano… e poi si ritrovano a dover gestire: il dipendente scontento.

Di chi si tratta?

Di una persona che, per mille motivi, non riesce a trovare una sintonia con l’azienda.

Molto spesso gli imprenditori come me e te decidono subito di gettare la spugna e di lasciar perdere, certi che non valga la pena investire in qualcuno che “rema contro” e magari mette a repentaglio il clima positivo di tutto il bar o il locale.

Io credo però – e l’ho anche scritto nel libro Il Bar di successo edito da FrancoAngeli, che puoi acquistare on line – che anche questa medaglia abbia due facce.

Chi stabilisce regole, mansioni, chi dà gli obiettivi della giornata, affiata il gruppo, responsabilizza, premia ed eventualmente redarguisce il dipendente?

Il datore di lavoro. Cioè tu. Cioè io.

Chi si adegua a una situazione e accetta di sposarla, chi deve mettere la buona volontà e dimostrare passione?

Il dipendente.

Se queste due esigenze e aspettative non si incontrano, entrambe le parti si sentiranno frustrate e al posto di collaborare inizieranno a farsi la guerra.

Scontento l’imprenditore, scontento il dipendente, rischio altissimo che anche il cliente si accorga che in cucina o dietro il bancone il clima è teso.

 

Troppe volte ho visto locali andare in rovina per colpa di imprenditori poco attenti e dipendenti poco motivati: quando abbiamo provato a intervenire per risanare la situazione, il danno era già stato fatto. E come accade sempre, risalire la china può costare davvero molto.

 

Voglio svelarti a questo punto tre segreti che puoi portare sempre con te e tirare fuori al momento giusto.

Primo: dedica tantissimo tempo alla selezione del tuo personale.

Fai domande, indaga, mostrati interessato e interessati per davvero! Se pensi di non essere bravo a capire le persone, piuttosto fatti affiancare da un collega del settore o da una persona fidata.

Questa fase è essenziale per determinare le potenzialità dei soggetti, che poi metterai alla prova direttamente.

 

Secondo: rendi partecipi i tuoi dipendenti delle sorti dell’azienda.

Coinvolgi sia loro che la loro famiglia in momenti di condivisione. Tutti devono capire che stanno contribuendo davvero al successo del bar. Tutti devono sentirsi importanti.

 

Terzo: controlla e indirizza.

Predisponi i turni, fai in modo che le persone siano a loro agio nella giusta mansione. Non lasciare i dipendenti allo sbando, a saltare da un lavoro a un altro. Gestisci in senso positivo, ossia organizza al meglio.

 

Se seguirai questi tre consigli e li terrai presenti, ti circonderai di persone di valore e anche la tua impresa potrà godere di una migliore reputazione.

Trovi questo e altri delicati temi nel libro Il Bar di successo: ti consiglio di leggero, è davvero uno strumento prezioso… tra l’altro velocissimo da finire!

 

Se, poi, è capitato anche a te di dover ripensare ai tuoi collaboratori, oppure se hai trovato una modalità di selezione innovativa, che ti consente di non sbagliare mai… scrivilo qui di seguito nei commenti! Aiutami a costruire la community dell’Horeca.

Ciao!

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *