Costi aziendali da tagliare? Ci penso io

Carissimo imprenditore, da qualche settimana ho inaugurato la mia rubrica sulla rivista DH, Distribuzione Horeca e l’ho intitolata “3 consigli per tagliare i costi aziendali nascosti” e da adesso in poi, a ogni uscita fornirò consigli da mettere in pratica subito, grazie ai quali potrai migliorare il tuo business.

Ho il piacere di proporti di seguito il testo del mio primo contributo e ti invito a scaricare e leggere tutta la rivista, trovi la versione digitale gratuita qui.

“(…) A differenza di altri colleghi che si dedicano alla teoria e basta, io sono abituato ad agire, nel concreto, portando le istanze della nostra categoria nei tavoli che contano e fornendo idee e soluzioni pratiche per cambiare, subito, quello che non va.

Ho un obiettivo: tenerci uniti e fare “massa critica” così da contare sempre di più. Insieme, infatti, siamo una potenza: considera che la nostra Rete d’Impresa RDH include oggi 12 operatori tra consorzi e società che rappresentano oggi 640 aziende, 406.000 esercizi commerciali a livello nazionale e internazionale, con un giro d’affari complessivo stimato in 5 miliardi di euro e la generazione complessiva di oltre 20.000 posti di lavoro. Siamo una potenza e vogliamo contare.

Come anticipato, vado diretto al punto: in questo numero ti aiuto a tagliare i costi aziendali che derivano da spese nascoste che si ripetono; parlo dei costi che non controlli mai e che in questo periodo diventano un fardello non indifferente.

Pronto per partire?

Andiamo con ordine: Tari, Imu, Imposta sulla pubblicità (per esempio delle insegne degli automezzi). Forse non lo sai, ma esistono agenzie specializzate che ti aiutano a gestire questi costi e a verificare come e dove si può intervenire. Non le conosci? Contattami direttamente (vedi più sotto).

Altro tema “caldo”: il contratto estintori. Non continuare per pigrizia con il solito fornitore, fai preparare tre preventivi da tre aziende diverse e scegli il più basso, a parità di servizio erogato (non ne conosci? Posso aiutarti io).

Per quanto riguarda invece il consumo del carburante per chilometro della flotta automezzi: verifica quanti chilometri vengono percorsi da ogni autista e poi metti a confronto il dato, emergerà subito un eventuale utilizzo non adeguato da parte di qualcuno.

In questo caso, dovrai suggerire all’autista a mantenere uno stile di guida atto a consumare meno (limite di velocità a 110 km/h, scalare delicatamente le marce,…).

Personalmente consiglio sempre di acquistare automezzi uguali, della stessa marca e modello, con cambio automatico, aria condizionata e radio, così da avere consumi sempre uguali.

Hai domande o argomenti che ti piacerebbe che io trattassi? Scrivi a mit@ristopiulombardia.it

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